IO TE E RIO LA GMG DIETRO
CASA,
OVVERO SOTTOMARINA COME COPACABANA!!!
L’unica esperienza simile per me
era stato il raduno europeo dei giovani a Loreto nel 1994 che per vari motivi
mi aveva lasciata perplessa: da qui la disaffezione per queste occasioni.
Diversi mesi fa alcune giovani
volontarie, appartenenti ad altre diocesi venete, mi avevano chiesto se avrei
partecipato all’iniziativa che si sarebbe tenuta a Chioggia e Sottomarina in concomitanza
con la GMG a Rio,
ma per i suddetti motivi l’avevo escluso. Inoltre per me solitamente l’estate è
già abbastanza fitta di impegni, tanto che non mi sembrava il caso di
aggiungerne altri e per di più sfiancanti come può esserlo una due giorni sotto
il sole e una notte in spiaggia.
Invece a metà maggio, mentre ero
in procinto di partire per Lourdes, per accompagnare alcuni ospiti dell’OPSA, mi
sono imbattuta nella pagina facebook dell’evento. Il termine per le iscrizioni
sarebbe scaduto da lì a pochi giorni, e improvvisamente ho avvertito come una
chiamata ad essere presente. Complice forse lo slancio dato alla Chiesa da Papa
Francesco, si è acceso in me il desiderio che fosse presente almeno una suora
elisabettina tra tutti quei giovani delle nostre diocesi; mi sembrava strana e
ingiusta la nostra assenza, ma non avevo il tempo materiale per coinvolgere
altre sorelle avendo un sacco di cose da fare prima di partire. Così, guardando
il calendario dell’estate mi sono accorta di essere ancora stranamente libera
in quel fine settimana e mi sono sentita spinta a dare al consiglio provinciale
la mia disponibilità per partecipare a nome della Famiglia, fermo restando che
se avessero trovato qualche altra sarei stata ben contenta di cedere il posto o
di partecipare insieme, cosa che però non è avvenuta.
Altra situazione particolare,
che in realtà avrebbe potuto ostacolare la partecipazione, è stata il fatto che
la diocesi di Padova non era tra le organizzatrici e così a chi aggregarmi?
Chioggia, la realtà ospitante? Meglio di no, ormai non avevo contatti con la
pastorale giovanile da alcuni anni, mi sarei sentita un pesce fuor d’acqua, a
parte la conoscenza di un paio di volontari. Rovigo o Vittorio Veneto dalle
quali provengono diversi volontari? Alla fine la scelta è caduta su Vittorio
Veneto perché è la diocesi con la quale in questi ultimi anni abbiamo
organizzato diversi campi di servizio sia per adolescenti che per giovani
all’OPSA dove vivo e opero.
Detto fatto, nel giro di un paio
di giorni ero già iscritta e, contattando i partecipanti ai campi dell’ultimo
anno, hanno deciso di partire con me 4 adolescenti della zona di Campodarsego e
Borgoricco.
La due giorni è stata in
perfetto stile GMG, a parte la mondialità dei partecipanti ovviamente. Un clima
di festa e di fraternità pervadeva tutti. Per me era bello ad ogni passo
incontrare il volto di un giovane, un prete, un religioso, una ragazza che
avevo conosciuto grazie al mio servizio all’OPSA. Spesso erano loro i primi a
riconoscermi e a salutarmi con trasporto, così ho avuto un’ulteriore conferma
del fatto che, anche se per una breve visita di un paio d’ore, il contatto con un
opera di carità e un testimone resta indelebile nel cuore. E con i volontari ci
siamo ritrovati insieme a condividere da vicino questa esperienza.
In mattinata abbiamo partecipato
a catechesi e Celebrazione Eucaristica suddivisi nelle chiese storiche di
Chioggia, poi dopo una pausa per il pranzo e un tuffo in acqua per resistere al
caldo, sul palco in spiaggia si sono susseguite musica e testimonianze di vita
e di fede, una fede a volte cresciuta costantemente nel tempo, altre volte
abbandonata o misconosciuta e poi riscoperta, ma comunque alla fine un fede
vissuta e comunicata. Sono stati proposti anche due musical: “Il Risorto” e in
anteprima uno su S. Massimiliano Kolbe. Alle 23.00 il collegamento con
Copacabana e la veglia con il Papa e, nonostante la stanchezza, la maggior
parte dei 3.500 giovani hanno ascoltato e partecipato con attenzione e poi il
mattino dopo all’alba erano già in piedi per prepararsi alla Celebrazione
Eucaristica delle 7.30 con il patriarca di Venezia e il vescovo di Chioggia.
Certo alcune incoerenze negli
atteggiamenti di qualche giovane partecipante ci sono state, ma sono convinta
che anche tra le folle che andavano ad ascoltare Gesù ci fosse un po’ di tutto
e lui non ha mai allontanato nessuno. Nella catechesi che abbiamo ascoltato è
stato messo in evidenza che alcuni tra gli apostoli, all’ascensione di Gesù al
cielo, ancora dubitavano. Quello che conta è seminare, sarà qualcun Altro che
troverà il modo di far crescere e fruttificare e solo alla fine separerà grano
e zizzania. Certo sta a noi aiutare i giovani a riflettere sui propri
atteggiamenti, a formare le coscienze e insegnare ad ascoltare la voce dello
Spirito d’Amore che abita in loro, ma poi occorre lasciarli liberi di scegliere
cosa fare e che portino le conseguenze delle proprie decisioni e azioni, solo
così potranno maturare come uomini liberi e veramente credenti. Come ha detto
il prete ha tenuto la catechesi: “Dio è già presente nel mondo, andiamo da
persone che hanno già Dio nel cuore. Invece noi andiamo dalle persone come se
non avessero Dio e dovessimo portarlo noi. In realtà c’è molto Amore nel mondo,
noi dobbiamo solo scoprirlo”. Tutto questo mi sembra molto elisabettino:
aiutare a far risplendere l’immagine e somiglianza di Dio che ciascuno porta
scolpita nel proprio cuore. (suor Paola
Bazzotti)
*******
Ciao, siamo Beatrice,
Alessandro, Aurora e Arianna. Abbiamo deciso di partecipare alla GMG, in
versione interdiocesana, a Chioggia per fare un'esperienza nuova, diversa dal
solito. Ognuno di noi è partito con le sue aspettative e con il desiderio di
ricavare da questa "due giorni" qualcosa che ci aiutasse a maturare e
a crescere nella fede e da portare poi nel nostro quotidiano. Il momento che
più ci ha coinvolto e anche fatto divertire è stato l'intervento di Don
Giampietro al mattino durante la catechesi. Il messaggio che abbiamo subito
fatto nostro è che ognuno di noi è servo di Cristo e con i nostri gesti e
parole possiamo rendere migliore la
Chiesa ciascuno nel suo piccolo. La sera poi è stata molto
suggestiva, grazie al cielo pieno di stelle e ai due musical. Quando ci siamo
collegati con Papa Francesco, ci siamo sentiti parte di una festa ancora più
grande e davvero sembrava che le due spiagge potessero toccarsi!! Le parole del
Papa ci hanno raggiunto dritto al cuore e ci ha colpito e commosso il fatto che
abbracciasse le persone che gli venivano presentate durante il suo passaggio tra
la folla. Il mattino seguente, abbiamo partecipato alla Santa Messa resa unica
e indimenticabile dal coro interdiocesano. Sicuramente è stata un'esperienza
che porteremo per sempre nel cuore e che speriamo di ripetere al più presto.
Un grazie speciale va a Suor
Paola per averci invitati e accompagnati in questa GMG e a tutti gli
organizzatori perchè grazie al loro impegno ci siamo divertiti tantissimo!!
IO, TE E RIO....CIAOOOOO!!!!!
:)”
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