Il
cielo si aprì… venne una voce dal cielo:
“Tu
sei il figlio mio, l’amato:in te ho posto il mio compiacimento”.
(Lc 3, 21 -22)
“Tu sei la mia figlia diletta
nella quale ho posto le mie
compiacenze".
Tal voce mi scoperse la bontà del Signore
e mi animò ad abbandonarmi in quelle
braccia paterne.
Replicai: “E tu sei il mio Padre diletto
nel quale ho posto tutto il mio amore”.
(dagli
Scritti della beata Elisabetta
Vendramini)
Fissiamo lo sguardo su Gesù,
seguiamolo lungo le vie che ha percorso dopo il battesimo nel Giordano: è lì
che ha iniziato la Sua
missione, con la forza dello Spirito e la voce del Padre che l’ha dichiarato
“figlio amato”.
Dio fa così anche con noi: continua a sceglierci come figli amati, ci rende capaci di essere testimoni, di vivere la missione che ci affida.
Riscoprirsi destinatari dell’amore di predilezione del Padre. Questa è la vocazione alla quale siamo chiamati!
Nella nostra vita prenderà forma l’esperienza che fu di Elisabetta Vendramini:
“Come mai io
posso essere come Gesù la vostra figlia diletta
e posso credere che abbiate posto in me
le vostre compiacenze?”
E subito mi fu risposto:
“In Gesù ho posto le mie compiacenze
per la pienezza della mia grazia,
in te per la mia misericordia”.
(dal Diario)
a noi il desiderio di rispondere all’Amore che ci ama.
Buon cammino… nella meraviglia e
gratitudine di sentirci figli amati!
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