I. Rupnik, L'angelo parla a san Giuseppe
(Cappella delle Suore della Carità di s. Vincenzo de Paoli, Fiume - Croazia)
Oggi ricorre la solennità di san Giuseppe, sposo di Maria, patrono della Chiesa universale e… della nostra famiglia religiosa.
Ogni sorella elisabettina celebra
questa solennità con speciale devozione, dal momento che questo santo fu
particolarmente caro a madre Elisabetta, che lo invocava quale intermediario
della divina Provvidenza e intercessore presso Maria e il Figlio per ogni
bisogno morale e spirituale, ma anche lo indicava alle figlie e sorelle come
modello di abbandono fiducioso e disponibilità libera alla volontà di Dio.
In un passo del suo Diario, Elisabetta Vendramini scrive: “Vidi bene voler Giuseppe essermi maestro, conforto
e mediatore ne' miei bisogni, e tanto bene mi apportò tal offerta che sembrami
tollerabile e cara ogni ardua battaglia con l'aiuto e patrocinio di Giuseppe.
Provai nei nati affetti per tal santo un paradiso di beni e pace e, sempre a
lui ricorrendo ne' miei bisogni, sarò (lo sento) al certo esaudita. Sia Dio
benedetto.”
Anche noi oggi vogliamo guardare a Giuseppe, a come si è lasciato
condurre dal Signore per strade misteriose. Giuseppe rappresenta la nostra stessa vita e le nostre fatiche nella fede:
egli si è trovato di fronte ad una situazione difficile, apparentemente
impossibile a risolversi, ha vissuto il
turbamento della scelta, combattuto tra due pensieri (ripudiare Maria
secondo le indicazioni della legge oppure accoglierla per proteggerla e
sostenerla, secondo l’amore del suo cuore).
Ha rinunciato a capire e ha accettato
di credere.
Ha rinunciato a possedere e ha accettato di essere posseduto.
Ha rinunciato a comandare e ha accettato di obbedire.
Ha rinunziato a perseguire il suo sogno di famiglia e ha
collaborato alla realizzazione del sogno di Dio per l’umanità.
Così si è aperto al progetto di Dio. A Lui, alla sua promessa, ha
risposto non con le parole, ma con la vita, con il suo agire: Fece come gli aveva ordinato l’angelo.
La sua obbedienza immediata, silenziosa, è il suo modo concreto di credere.
Allora, guardando a Giuseppe, ognuno di noi può chiedersi:
la mia vita è aperta al progetto e
alla volontà di Dio in me?
Le mie opere sono una risposta lieta e responsabile alla chiamata
del Signore?
San Giuseppe interceda per tutti gli occhi della fede per
riconoscere il Signore, gli orecchi del cuore per ascoltarLo, il silenzio
interiore per dialogare con Lui.
suorilaria
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