Carissimi Giovani,
esattamente un mese fa a quest’ora
molti, moltissimi giovani stavano lasciando il Campus Misericordiae, dopo l’incontro
con Papa Francesco.
Incontrando in questi giorni di
fine agosto alcuni di voi che hanno partecipato alla GMG 2016 a Cracovia lo
scorso mese di luglio, mi sono resa conto con piacere che l’esperienza non si è
conclusa…un mese fa, il giorno in cui siamo ritornati in Italia. I giorni
trascorsi in Polonia sono stati significativi, in vari modi, per la vita di ciascuno
ed è davvero buono e opportuno ora continuare ad ascoltare quali sono gli echi
che risuonano nei cuori.
È importante questo perché, come
ogni esperienza importante, anche la GMG ha lasciato tracce di bene nelle
nostre vite, tracce che trovano il loro inizio nelle esperienze vissute in
Polonia ma che continuano a lasciare segni nei giorni della quotidianità che abbiamo
già ripreso o che riprenderemo alla fine delle vacanze estive.
veglia di preghiera al campus Misericordiae- foto Emily Fasanotti
Qui sotto trovate la testimonianza
di tre giovani che hanno vissuto la GMG nel gruppo francescano di cui anche io
ho fatto parte.
La Giornata Mondiale
della Gioventù è un cammino tortuoso ma sorprendente, che mette alla prova i
nostri limiti e ci spoglia di ciò che è superfluo, per vivere una settimana di
vita essenziale, ma paradossalmente più ricca. Questa ricchezza sta proprio nei
forti legami umani che si creano, nel vivere insieme la fatica, nel sentirsi
parte di una grande famiglia unita, e alla fine ripaga di qualsiasi mancanza
materiale.
In più occasioni, la GMG
mette di fronte a parole forti, le amplifica e le fa risuonare insistentemente
dentro ognuno di noi, permette così di riscoprire una fede forte e presente, di
trovare risposte e di sentir nascere nuovi interrogativi.
Nella folla dei giovani
ho sentito i popoli del mondo cantare all'unisono, ognuno nella propria lingua,
uno stesso canto di pace, di lode ad uno stesso Dio, con una potenza che ha
scosso qualcosa dentro di me e mi ha fatto scendere lacrime di gioia. Ho visto
crearsi attorno a me il “ponte umano” di cui ci parlava Papa Francesco, quella
fraternità che vince l'odio e il terrore.
Sonia
Cracovia e Misericordia.
Una città poco conosciuta e un tema altrettanto sconosciuto nella sua interezza
(nonostante l'anno giubilare) e diciamocelo... anche un po' scomodo, per quanto
ci riguarda. Nonostante questa premessa, appena arrivati, ci siamo resi conto
dello "Spirito GMG" che ha avvolto gli abitati di questa città: sguardi,
sorrisi e la sensazione che tutti stavamo facendo qualcosa di buono e di bello.
Ringraziamo quindi tutte
le persone, i volontari di Klimontow, che ci hanno accolti e ben voluti in
questa terra così segnata dalle sofferenze della seconda guerra mondiale.
Con questi sentimenti di
gratitudine nel cuore, abbiamo affrontato il tema di questa Giornata Mondiale
della Gioventù, la Misericordia. Per la nostra storia di giovani, questa
rappresenta una tematica difficile, spigolosa, ma usiamo proprio il verbo
"affrontare" perché abbiamo compreso che della Misericordia non si
può solo "parlare" o "discutere", ma la si deve imparare
sul campo, la Vita. Le difficoltà che sperimentiamo nel riceverla e nel donarla
sono temi di crescita che ci hanno coinvolto e che ci portiamo a casa.
Durante tutti i momenti più intesi (la Veglia, la
messa con papa Francesco, le catechesi) siamo stati incentivati ad "essere
giocatori titolari e non riserve", a prenderci in spalla la responsabilità
di essere testimoni di Misericordia e condividere le nostre fatiche e gioie con
Gesù che è sempre a fianco a noi ed è fonte primaria di Misericordia.
Giovanni e Ilaria
immagine di Rossella Lazzaro
Cara Giovane, caro Giovane, lascio
queste parole alla tua riflessione, augurando anche a te la gioia e la grazia
di poter interiorizzare le esperienze di spiritualità, di servizio, di
formazione che hai vissuto, chiedendoti quali segni hanno lasciato per
continuare il cammino dietro il Signore Gesù, quali nuove intuizioni per la tua
vita hai colto, quali passi nuovi puoi intraprendere per conoscere meglio chi
sei tu e cosa il Signore sta sognando per te.
Buona ricerca, buona continuazione
di cammino.
suor barbara
barbara.danesi@elisabettine.it
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