Quando sul Giornale
di Brescia ho letto che la mattina del 5 marzo scorso a Castenedolo,
grosso centro della provincia di Brescia, erano stati trovati tanti post-it
sparsi in vari luoghi con la scritta colorata «Tutto andrà bene», ho avuto un sussulto. Questa frase mi ha riportata subito agli
scritti di Giuliana
di Norwich, grande mistica inglese nata probabilmente nel 1342 e morta attorno al
1430, vissuta in un' epoca segnata da guerre e pestilenze della cui vita
si conosce molto poco (anche il suo nome è incerto e sembra derivi dal fatto
che la sua cella di reclusa fosse addossata al
muro della Chiesa di San Giuliano a Norwich).
Sono andata
così a rileggere alcuni suoi testi.
Giuliana quando si
esprime in questo modo non intende affidarsi ad un semplice fatalismo o ad una
espressione scaramantica che possa placare le paure e le preoccupazioni, come
probabilmente sta capitando a noi in questi giorni di fronte ad una situazione
molto grave e difficile da affrontare a causa del coronavirus, soprattutto per
chi è in prima linea, medici e personale sanitario, e per i malati e i loro
parenti.
“Il suo
famoso tutto sarà bene è divenuto di uso comune nel XX secolo; poche
persone hanno realizzato che esso non proveniva da un ottimismo che ignorava lo
stato del mondo, quanto da una visione autenticamente cristiana basata sulla
conoscenza, sviluppata attraverso la grazia, che tutto l’essere dell’uomo è tra
le mani di Dio.” (E. Colledge – J. Walsh,
Juienne de Norwich, in Dictionnaire de spiritualité, Beachesne Ed, Paris).
Ci fa bene ripetere
che tutto andrà bene, ma rendiamo questa frase una
professione di fede e una supplica al Signore. C’è
un Dio, il Dio di Gesù Cristo che ha creato ogni creatura, che tiene nel palmo
della sua mano ogni opera uscita dal suo pensiero e dalla sua azione creatrice. (Is
49, 13-16). Tutti
conserviamo ancora le tracce del tepore di quelle mani che ci hanno plasmato e
tenuto. E in queste mani desideriamo ritornare. Dio non ci abbandona mai,
tantomeno quando la vita, la realtà, la storia si fanno dure e ostili e
l’umanità soffre, addirittura muore. Dio è con noi e ci assicura il suo costante
sostegno. Tutto andrà bene perché tutto è nelle mani di Dio. Anche il dolore,
la fatica, la morte.
Tutto
andrà bene perché Dio è Amore e in Cristo ci ha già salvati.
Barbara Danesi, stfe
«È stato necessario che
esistesse il peccato; ma tutto sarà bene e tutto sarà bene, e ogni sorta di
cosa sarà bene». (Rivelazioni, cap. 27)
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